Comunicati stampa


Nuovo record di iscritti alla UIL in Piemonte

Nuovo record di iscritti alla UIL in Piemonte

Torino, 05 febbraio 2025

COMUNICATO STAMPA

NUOVO RECORD DI ISCRITTI ALLA UIL PIEMONTE, IN DIECI ANNI CRESCITA DI OLTRE 16.000 TESSERE, RAGGIUNTA QUOTA 159.829

Negli ultimi dieci anni gli iscritti alla UIL Piemonte sono cresciuti di oltre 16.000 unità. Il 2024 si è chiuso con 159.829 tessere, livello più alto di sempre, in crescita di 3.327 tessere rispetto al 2023 (+2,12%). L’incremento nel decennio ha riguardato tutti i settori produttivi (industria, costruzioni, trasporti, terziario, pubblico impiego e agroalimentare). Positiva anche la performance dei pensionati (+3.121 iscritti).

Per quanto riguarda le categorie, al 1° posto c’è la UILTUCS (commercio e servizi), seguita dalla UILFPL (sanità ed enti locali), dai metalmeccanici della UILM, dalla UILTrasporti e dalla FENEAL (edili). I lavoratori attivi rappresentano il 71% del totale degli iscritti.

L’area metropolitana torinese, che comprende anche il territorio della Camera Sindacale del Canavese, fa registrare la presenza più significativa di tessere (92.358). Al secondo posto tra le Camere Sindacali si posiziona Asti-Cuneo.

DICHIARA IL SEGRETARIO GENERALE UIL PIEMONTE GIANNI CORTESE:

“Il bilancio della UIL piemontese sul versante del proselitismo si chiude con un nuovo record di iscritti. Il 2024 ha rafforzato l’andamento positivo degli ultimi dieci anni, nonostante il lungo periodo di crisi e i profondi cambiamenti in atto nel mondo del lavoro. Si tratta di un nuovo massimo storico, dovuto alle attività delle nostre categorie, dei nostri servizi e a un solido radicamento sia nei luoghi di lavoro che nei territori. Siamo consapevoli delle tante sfide e incognite che ci attendono, a cominciare dalle transizioni in atto e dalla necessità di rinnovare i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro per recuperare il potere d’acquisto perso per effetto dell’inflazione. A testimonianza della difficile situazione del tessuto produttivo, in Piemonte, lo scorso anno, gli ammortizzatori sociali sono cresciuti di quasi il 65% rispetto al 2023 (a fronte di una crescita nazionale del 20%), a Torino, da tempo provincia più cassaintegrata d’Italia, le ore sono più che raddoppiate. Viviamo una fase di grandi trasformazioni ecologiche, digitali e anagrafiche, con gravi rischi per la tenuta occupazionale e per la sostenibilità finanziaria del nostro sistema di welfare. Le transizioni impattano su tutti i settori, a cominciare dall’automotive, investendo, oltre che l’unico produttore di veicoli del nostro Paese, anche l’intera filiera della componentistica, a rischio di sopravvivenza per quasi metà delle imprese. È evidente che la situazione in atto riguarda buona parte del Continente e dovrebbe indurre la Commissione Europea a valutare attentamente i tempi di attuazione del Green Deal e le misure necessarie per accompagnarlo. Servono strumenti efficaci e finanziamenti cospicui, alimentati dal debito comune. In assenza di tali provvedimenti, si renderà necessario riconsiderare e ricalibrare alcune misure, rafforzando il principio della neutralità tecnologica e permettendo alle aziende di adottare una maggiore diversificazione, allo scopo di tutelare il tessuto occupazionale”.


Comunicato stampa di UILTEC E FILCTEM sulla chiusura della Gurit di Volpiano

Cinquantasei lavoratori su 64 saranno licenziati. Ѐ quanto comunicato dalla Gurit Italy di Volpiano (Torino), azienda attiva nel settore delle energie rinnovabili, a seguito della decisione di chiudere lo stabilimento torinese.

L’azienda ha motivato tale decisione con un drastico calo delle commesse, che non consente di proseguire l’attività produttiva, anche a causa della crescente concorrenza cinese e del costo elevato dell’energia nel nostro Paese, fattori che hanno portato la società a delocalizzare in Cina le produzioni finora assegnate all’impianto di Volpiano.

Per queste ragioni Filctem Cgil e Uiltec Uil di Torino hanno indetto lo stato di agitazione e organizzato un presidio di protesta per domani, dalle ore 13 alle ore 15, davanti allo stabilimento di Volpiano in via Torino 105.

Dichiarano Carlo Giunta e Luigi Palopoli della Filctem e della Uiltec di Torino: “una notizia inaspettata, arrivata senza che la proprietà avesse dato delle avvisaglie sul piano in serbo per il sito di Volpiano. Le RSU avevano da poco trovato l’accordo per attivare, per tutto il 2025, il ciclo continuo di turni, quindi non si tratta di una crisi, ma di una scelta ben precisa. Abbiamo inviato la richiesta di esame congiunto con l’azienda e l’Unione industriali per tutelare le lavoratrici e lavoratori".

Torino, 30 gennaio 2025.


Comunicato stampa di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL sulla riduzione a 37,5 ore dell'orario settimanale

Museo del Cinema: 37,5 ore di lavoro a parità di Salario

“Se otto ore vi sembran poche…” cantavano le mondine nel vercellese all’inizio del secolo scorso. Da quel canto di lavoro e di lotta, con molto impegno sociale da parte delle lavoratrici e dei lavoratori agricoli, si riuscì per la prima volta in Italia a ridurre l’orario della giornata lavorativa a 8 ore. Questa conquista è diventata per oltre un secolo la fondamentale scansione della vita dei lavoratori: 8 ore di lavoro, 8 ore di svago e 8 ore di riposo.

Orbene, da allora sono state numerose le istanze da parte della società civile per ridurre ulteriormente l’orario settimanale a parità di salario, supportato anche da analisi sociologiche che sottolineano come vi possano essere molti benefici quali una migliore qualità non solo della vita ma anche della produttività e, in Italia, anche un modo per diminuire in maniera indiretta il grande divario delle retribuzioni che il nostro Paese ha rispetto agli altri dell’Unione Europea.

Finalmente un accordo molto innovativo è stato firmato il 27 novembre e sottoposto all’approvazione dell’Assemblea dei Lavoratori tra la Direzione del Museo Nazionale del Cinema e le Organizzazioni Sindacali SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL con il quale dal primo gennaio 2025 l’orario settimanale viene ridotto da 40 ore a 37,5 ore con parità di salario. Ciò significa che ogni lavoratore acquisisce ben 120 ore di ore di svago e vita famiglia ogni anno con benefici per tutti.

Con orgoglio possiamo dire che il muro delle 40 ore è finalmente infranto e si apre una nuova era innovativa anche in Italia.


Comunicato stampa UIL CGIL CISL sull'intollerabile situazione dell'ufficio migranti di Torino

Presidio in corso Verona il 27.01.2025

Comunicato stampa di UIL CGIL CISL Torino sul presidio organizzato per lunedì 27 gennaio, alle ore 9.30 davanti all’Ufficio Migranti di corso Verona, per protestare contro l’inaccettabile situazione di centinaia di stranieri che, con qualsiasi condizione meteorologica e a qualsiasi orario, sostano per un tempo interminabile per avere un appuntamento.

Comunicato stampa di UIL CGIL CISL Torino sull'incremento della Tari deciso dalla Giunta del Comune di Torino

Torino, 18 giugno 2024

Cgil Cisl Uil Torino, unitamente alle rispettive categorie dei pensionati, hanno incontrato, ieri, il Comune di Torino in merito all’aumento della Tari, decisa dalla Giunta.

Al tavolo erano presenti Gabriella Nardelli e Chiara Foglietta, assessore della Giunta di Torino.

I rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil hanno esordito definendo il metodo adottato come inconsueto e poco corretto, perché nel passato, con amministrazioni di ogni colorazione politica, la materia era stata oggetto di confronto preventivo, mentre l’attuale giunta non ha istituito alcun tavolo di discussione e il Sindacato ne è venuto a conoscenza dai media.

Le assessore hanno affermato che le delibere dovranno essere approvate, per disposizioni di legge, entro la fine del mese e che non potranno subire variazioni rispetto all’attuale formulazione. Hanno confermato le soglie ISEE per le persone in difficoltà.

CGIL, CISL, UIL hanno chiesto di ristabilire, da subito, corrette relazioni e di incidere sulle ricadute degli aumenti, a cominciare da un irrobustimento del fondo di garanzia per le fasce più deboli, valutando anche i fattori che determinano la composizione degli oneri, a partire dagli effetti dell’evasione contributiva, i cui costi ricadono principalmente su lavoratori e pensionati.

Per fare ciò, il Sindacato, ha chiesto i dati per costruire un meccanismo che contribuisca alla mitigazione dei costi, alla luce del fatto che Torino si colloca al di sopra della media nazionale degli incrementi, già nel 2023.

Le rappresentanti della Giunta, pur raccogliendo l’invito al dialogo ed alla collaborazione, hanno precisato che, per vincoli di approvazione, si potrà sviluppare concretamente con effetti sul prossimo anno. Inoltre hanno ammesso l’errore nel sottovalutare il confronto preventivo con le parti sociali.

Alla luce di quanto descritto CGIL-CISL-UIL riconfermano la loro valutazione negativa sull’esito dell’incontro e sulla scelta di escludere le Organizzazioni Sindacali da un confronto preventivo e sistematico.

Se, nei prossimi giorni, non dovessero intervenire novità significative, CGIL-CISL-UIL valuteranno con le proprie categorie le iniziative da intraprendere.



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