Si è conclusa, a Torino, in una piazza Castello colorata di blu, la prima giornata della tappa torinese della campagna nazionale della UIL "No ai lavoratori fantasma", un evento di grande rilevanza per il nostro territorio.
L’iniziativa denuncia il fenomeno del lavoro povero, precario e senza diritti, una piaga che colpisce milioni di lavoratori in Italia.
In Piemonte le forme precarie di lavoro hanno assunto dimensioni gigantesche, se consideriamo che un quarto degli occupati piemontesi ha oggi un’occupazione atipica (a termine e/o ad orario parziale) e l’11% ha un contratto a termine da oltre 5 anni (fonte IRES Piemonte). Lo scorso anno, secondo l’Inps, solo il 23,1% delle assunzioni è stato a tempo indeterminato (comprendendo anche il contratto di apprendistato). Quasi otto nuovi contratti di lavoro su dieci erano precari, dei quali oltre due terzi con una durata inferiore ai 6 mesi e altri di pochi giorni. Preoccupa, inoltre, il fenomeno del part time involontario che, in Piemonte, riguarda il 15,6% del totale delle lavoratrici, contro il 5,1% degli uomini.
Hanno aperto i lavori, il Segretario Organizzativo UIL Nazionale, Emanuele Ronzoni e il Segretario Generale della UIL Piemonte, Gianni Cortese.
Dopo la testimonianza di quattro lavoratori precari, si è svolta una tavola rotonda alla quale hanno partecipato il Segretario Generale della UIL Nazionale, PierPaolo Bombardieri, il Presidente della Regione, Alberto Cirio e il Presidente Unione Industriali di Torino, Marco Gay.
NON CI FEREMEREMO! Continueremo a denunciare il fenomeno del lavoro precario e senza diritti. Diciamo basta allo sfruttamento dei lavoratori fantasma!
Domani l’iniziativa proseguirà per l’intera giornata. Vi aspettiamo!