DONNE A TUTTO CAMPO
Descrizione dell'iniziativa
Ricerca denominata:
Donne, lavoro, sindacato
Premessa
Il presente progetto muove dalla necessità di confrontare le reali esigenze delle donne
lavoratrici, casalinghe, libere professioniste, pensionate
in età da lavoro sino a pensione (18-over 60)
titolari di contratti ad orario pieno od a tempo indeterminato
di tutti i livelli di scolarità
di diversa qualificazione professionale (dalla più bassa alla più elevata – escludendo le manager)
coniugate, conviventi o single
con, oppure senza figli
riguardo ai temi di pertinenza sindacale che attengono la tutela sociale, la condizione e l' organizzazione di lavoro nonché di come sia percepito il sindacato dalle diverse fasce si donne.
e normative e le regole contrattuali di genere, per quanto estese ed evolute, sono frequentemente disattese dalle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie) stesse: si tratta di scarsa conoscenza? oppure di scarsa consapevolezza? o peggio ancora… si tratta di volontà politica?
Certo è che nella vita associativa all'interno delle tre organizzazioni sindacali si registra una sostanziale disparità tra le donne che ricoprono ruoli decisionali e le donne che operano in rappresentanza dei lavoratori o negli apparati sindacali.
Questo concetto si rafforza ed emerge in maniera ancora più palese se si osserva il mondo del lavoro in generale sia per ciò che attiene la progressione e la specializzazione professionale sia per ciò che riguarda la conciliazione dei tempi di vita e del tempo di lavoro.
La nostra percezione è che il governo Berlusconi, tagliando la spesa sociale, abbia oggettivamente peggiorato le condizioni di vita delle donne, sulle quali pesa sempre più il lavoro di cura, magari dopo una pesante giornata di lavoro. Contestualmente, la qualità del lavoro femminile ha fortemente risentito della riforma Biagi: i dati sull'andamento occupazionale delineano un quadro che se da un lato registra l'aumento della forza lavoro femminile, evidenzia, per contro, che si tratta prevalentemente di attività “precarie”.
Critica infine la situazione delle donne pensionate che seppur rappresentino il 60% dell'intera popolazione pensionata, introitano soltanto il 40% della spesa destinata alle pensioni.
La proposta In questa situazione sentire direttamente le donne, conoscerne i pensieri e gli orientamenti permetterebbe di acquisire dati ed informazioni, al momento non disponibili, e di organizzare elementi di conoscenza sociale utili di per sé, ma soprattutto capaci di orientare la nostra strategia sindacale per misurare/migliorare gli interventi che si realizzano o si vogliono realizzare in futuro per una migliore rappresentanza di genere. Per poter disporre di questi elementi proponiamo un'indagine (meglio sarebbe se qualitativa) che, attraverso colloqui/interviste individuali , porti a:
raccogliere le storie individuali di un significativo numero di cittadine che si trovino a vivere, in piena età adulta, tra lavoro, casa o pensione una determinata fase della propria esistenza (lavorativa, sociale e culturale) valutando se e con quali strumenti ritengano opportuno costruirne una nuova e diversa.
per ciascun soggetto occorre porre in evidenza :
le risorse personali di cui dispone,
gli atteggiamenti che assume di fronte alla situazione,
i comportamenti che mette in campo
le ipotesi di futuro che immagina per sé,
le valutazioni dell'azione sindacale e la fiducia che ripone in essa,
le valutazioni che esprime sull'azione del governo le conoscenze riguardo alle tematiche di genere (organismi, legislazione, contrattazione)
le aspettative che nutre verso l'intervento pubblico
le aspettative che nutre riguardo all'azione sindacale
in particolare, per quanto riguarda le ipotesi di futuro saranno approfondite le aspettative di ciascuna donna cercando di far emergere quali siano le possibili azioni da mettere in campo
mettere a confronto soggetti con profili, atteggiamenti ed ipotesi di futuro diversi.
Risultati attesi
Avvicinare l'azione sindacale alle aspettative delle donne, prendendo atto della molteplicità di
- situazioni sociali,
- esperienze lavorative,
- competenze professionali,
- stati d'animo
- aspettative ed intenzioni
.
Questi elementi oggettivi e soggettivi organizzati, sulla base di una riflessione approfondita sui materiali raccolti :
forniscono tipologie di comportamento che vengono organizzate per condizione familiare, scolarità, esperienze lavorative, aspettative (sociali – lavorative – retributive – ecc)
individuano ipotesi di azione diversificate per tipologie di comportamento e per ipotesi di futuro.
La conduzione dell'indagine e il prodotto finale
- I dati sono premessa indispensabile e non eludibile
- Gli interventi già realizzati e le conoscenze già acquisite in materia di pari opportunità sono preziose esperienze da raccogliere ed organizzare, sentendo direttamente responsabili ed operatori
- A partire da queste esperienze e dai dati disponibili si individua l'universo di riferimento per l'indagine di cui al presente progetto
- Questo universo, va costruito con una popolazione differenziata ed è la base per organizzare e condurre interviste che raccolgano non meno di 3000 storie individuali sull'intero perimetro regionale
Il Rapporto finale sarà così articolato:
Il contesto ed i problemi in campo
Il profilo delle intervistate
Le interviste
Gli atteggiamenti, le intenzioni e le aspettative a confronto
Le tipologie di comportamento
Ipotesi per azioni ed interventi sindacali mirati
PIANO ORGANIZZATIVO: collaborazioni, gruppo di ricerca, tempi, azioni e costi
La ricerca è condotta in nome e per conto della UIL Piemonte dalla società di Ricerca e Formazione Cognition Srl in collaborazione con ARES – Associazione Ricerche Economiche e Sociali
DESCRIZIONE DELLE AZIONI |
TEMPI
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1. Costituzione del gruppo di ricerca, raccolta ed analisi delle situazioni di criticità (o cabina di regia) |
Sett. 06 |
2. Individuazione del campione, organizzazione e predisposizione del questionario |
Ott. 06 |
3. Realizzazione delle interviste |
Ott- nov 06 |
4.Analisi, riflessione ed organizzazione dei materiali raccolti con le interviste, predisposizione del report finale |
Nov. 06 |
5. Discussione ed elaborazione dei dati emersi dalle interviste |
Dic. 06 |
6. Stesura e stampa del rapporto finale |
Gen.07 |
7. Seminario/convegno per la presentazione dei risultati |
Febb. 07 |
8. Direzione ricerca |
Ott. – febb. |
9. Segreteria, organizzazione, strutture, materiali e strumenti |
Set 06- feb 07 |
Totale costi |
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Motivazione del pubblico interesse di tale iniziativa Gli obiettivi della ricerca sono: acquisire dati ed informazioni al momento non disponibili, organizzare in un quadro ragionato una condizione sociale oggi poco indagata in modo da fornire elementi utili per orientare le politiche pubbliche che si realizzano o si vogliono realizzare per le pari opportunità nell'area torinese. Questi obiettivi saranno perseguiti non soltanto attraverso la lettura dei dati che emergeranno dall'indagine, ma soprattutto grazie alla opportuna valorizzazione degli atteggiamenti, delle intenzioni e delle aspettative direttamente espresse dal mondo femminile. I risultati raggiunti, saranno presentati in un convegno pubblico e potrebbero inoltre essere raccolti in una pubblicazione.
Torino, 20 settembre 2006
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